SPC è l’abbreviazione di Stone Plastic Composite, ma dietro questa sigla per certi versi misteriosa si nasconde la naturale evoluzione del PVC. Il suo nucleo rigido è composto da polimeri e polvere di pietra calcarea, che lo rendono più resistente a urti, ammaccature, usura e pressione e, di conseguenza, particolarmente adatto agli ambienti con traffico intenso.
La posa del pavimento in SPC è flottante, con incastro a click e, grazie al supporto rigido dalle caratteristiche tecniche migliorate rispetto al PVC, offre maggiore solidità e stabilità. Inoltre, il materiale non subisce dilatazioni nemmeno con temperature elevate o in caso di esposizione ai raggi solari o ad altre fonti di calore.
Anche il pavimento in SPC è resistente all’acqua in superficie, tuttavia, come il PVC, può essere vulnerabile all’umidità di risalita, un problema risolvibile con l’adeguata impermeabilizzazione del supporto.